Sinteismo, una religione per le persone atee

In questo articolo parlo di come la nostra epoca stia vivendo un nuovo interesse per la spiritualità, arrivato a concretizzarsi nel fenomeno SBNR (spiritual but not religious), con il suo approccio “pick and mix” riguardo le credenze metafisiche. Cerco di dare supporto filosofico a queste convinzioni guardando al panenteismo (Dio è l’universo e allo stesso tempo lo trascende) e aderisco a tale movimento parlando del mio rapporto personale con il divino. Tuttavia, devo essere stato un po’ ingenuo a tentare di fornire una base così fissa ad un insieme di idee che per loro natura variano molto da soggetto a soggetto. Fra gli SBNR infatti non ci sono solo panenteisti, ma anche, per dirne alcuni, politeisti, monoteisti e sciamanisti Wicca. Sono, insomma, un gruppo di liberali (forse anche eccessivamente) che vogliono rendere libero anche l’approccio alla spiritualità, scontrandosi contro chi cerca di dire come le cose stanno realmente, poiché queste escluderebbero molte delle convinzioni personali. Inoltre, anche se il fenomeno rispecchia lo stile del metamodernismo, da una risposta individualista alla spiritualità rifiutando la religione, quando essa può essere, nel bene e nel male (e qui il cristianesimo si triggera), una forza di grande unione fra i membri della società.

Forse è necessaria un’alternativa. La buona notizia è che c’è già, ed è una nuova religione chiamata Sinteismo.

Nata da una pubblicazione del 2014 di due filosofi svedesi, che attinge al lavoro di altri studiosi contemporanei e del 900 fra cui Q. Meillassoux, che ha influenzato il metamodernismo, essa ha una comunità Facebook internazionale di circa 1500 membri e, sempre in Svezia (chissà perché le avanguardie sono sempre più sviluppate nei paesi nordici…) circa 700 aderenti con le loro celebrazioni sacre.

Il Sinteismo si basa sulla convinzione che la divisione classica fra teismo e ateismo sia diventata ridondante e da abbandonare per poter soddisfare i bisogni spirituali dell’umanità attuale e futura. Serve quindi prendere consapevolezza del fatto che tutte le convinzioni metafisiche si basano su un punto focale che è creato dall’uomo (da cui il nome, synth = creare, e theism = Dio ). Nonostante siano creazioni umane, ciò che è importante è che queste credenze rafforzino, e non contraddicano, la scienza. Devono quindi essere sviluppati all’interno di una visione del mondo monista (la convinzione che ci sia un mondo e un mondo solo, e che tutto al suo interno può influenzare il resto). I sinteisti sono quindi “atei religiosi” e il loro dio è Syntheos, creato dagli esseri umani. Come nella trinità cristiana, anche i sinteisti credono in tre forme che la divinità può assumere: Atheos, dio dell’ateismo e quindi del nulla, Pantheos, dio del panteismo (universo come divino) ed Entheos, dio dell’interiorità soggettiva e delle sue esperienze.

Dunque, lo spirituale è collegato ad ogni aspetto della vita, inteso come natura, io, e anche le connessioni fra le persone. Internet stesso, la grande rivoluzione dell’era postmoderna, è considerato sacro.

Anche se non tutti trovano la risposta che ho appena dato soddisfacente (alcuni pensano che la nuova religione fallirà), sono soddisfatto di aver trovato qualcosa comunque migliore del sistema di credenze arzigogolato che avevo formulato da SBNR, e comunque collegato al metamodernismo, nonostante sia un fenomeno piccolo e confinato soprattutto nei paesi nordici. Voi cosa ne pensate? Vi ritrovate nel Sinteismo?

Il simbolo del Sinteismo

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