Uno dei vari problemi in cui ci si imbatte quando si vuole creare qualcosa di proprio, e parlo da uno che negli anni passati ne ha volute fare tante di cose simili (che poi non le abbia quasi mai finite per un motivo o per l’altro è un’altra storia), è trovare un nome che descriva la propria opera. In questo caso, l’opera sono io; o meglio, io sottoforma di sito. Che nome dare a me stesso dunque, in modo tale che esprima chi sono? Dopo vari confronti fra le mie conoscenze e il parere di persone fidate, ho deciso di chiamare l’ “io-blog” Meta Me. Bene, cosa significa? Beh, “Me” vuol dire me, Meta? E qui veniamo al bello. Ecco i vari significati che il termine assume nel descrivere non solo me, ma anche ciò che mi circonda, spero possiate trovare qualcosa di affine anche a voi stessi.
- La Meta intesa come destinazione di un viaggio: dalla biografia nella home potrete vedere come allontanarsi per un po’ dal quotidiano visitando un altro luogo sia stato parte integrante della mia vita, apprendendo così varie idee e culture, scoprendo la vastità del mondo e formulando nuovi pensieri. A questo ho dedicato la sezione Viaggi. Chi lo ha detto però che per viaggiare si debba per forza spostarsi? Per come la vedo io, la mente è l’aereo più veloce che abbia mai preso, capace di portarmi in posti e mondi che non ci sono sulla Terra, a volte utopie meravigliose, in cui fuggire quando la realtà ti va stretta, a volte incubi terribili, spesso sul futuro, che portano solo disperazione; è da questi “viaggi restando a casa” che è nata la mia ispirazione per attivarmi e creare, a volte arte, e oggi questo blog. Con viaggio tuttavia non intendo solo questo, ma anche il viaggio più importante, che tutti noi abbiamo fatto dalla nascita fino ad adesso, e che continueremo a fare, passando per tante mete diverse per ora ancora misteriose. Questo significato esistenziale ci fa comprendere l’importanza del nostro qui ed ora, una meta fra le infinità che avremo nella vita, come fosse una vacanza a varie tappe da ognuna delle quali possiamo avere il meglio se ci programmiamo bene il viaggio.
- Meta- in alcune opere filosofiche recenti (vedi terzo punto) richiama il concetto di metaxy, il quale deriva dal Simposio di Platone e indica una via di mezzo fra due poli opposti che va oltre questi ultimi, creando qualcosa di nuovo. Ed è così che mi sento io nel complesso, una via di mezzo, fra quello che non dovrei e quello che dovrei essere, fra bene e male, fra volontà di vivere e desiderio di morte, fra eudaimonia (il concetto di fiorire e benessere umano neo-aristotelico) e disperazione nichilista, fra fiducia nell’epoca in cui vivo e nel suo futuro ricco di progresso e “se nascevo nella preistoria era meglio”… ciò che si crea di nuovo da questo è Loris, semplicemente.
- Il concetto di metaxy è utilizzato dal metamodernismo per esprimere la sua attitudine verso la realtà ( da cui prende anche il prefisso ). Metacosa??? Il metamodernismo è uno, e il più utilizzato, dei modi per esprimere la sensibilità culturale dalla fine del 20° secolo fino ad oggi, un tipo di mentalità in cui mi sono ritrovato e di cui parlerò ampiamente soprattutto nella sezione Pensieri di questo blog. Il concetto di metaxy che esso impiega è utilizzato per esprimere ogni aspetto della nostra attuale cultura, tra cui l’arte e la letteratura filosofica ( T Vermeulen, R Van Den Akker – Journal of aesthetics & culture, 2010 – Taylor & Francis ), ne parlerò quindi anche nelle sezioni Cinema e Letture.
- Il prefisso meta- in alcune parole assume il significato di autoreferenza (ad esempio la metamatematica è lo studio della matematica con metodi matematici). Quindi, Meta Me indica l’indagine di me stesso fatta da… me stesso, come è giusto che sia in un blog personale. Uno dei suoi fini è quello di raccontarvi, praticamente, un ragazzo di questo tempo, con le sue passioni, contraddizioni e aspirazioni.
Ecco spiegato il titolo, da questa premessa potrà partire tutto il resto, tutti i prossimi articoli di Meta Me!
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