Le mie poesie (chiamiamole così) del 2020

L’ho scritto già in altri articoli, con la poesia ho avuto una storia abbastanza lunga e travagliata, terminata all’inizio dell’anno scorso. In quel periodo, dopo aver partecipato ad un corso di poesia contemporanea, mi ero convinto che fosse troppo difficile per me (saper usare le figure retoriche, mettere significati nascosti, eccetera), e da lì in poi non ho più scritto nulla di questo tipo. Con la consapevolezza di adesso, ovvero di aver inteso male cosa voglia dire avere una passione di questo tipo ed in generale (come dico in “la scrittura per me: rinascita”) non escluderei di poter riesumare questo interesse in futuro, anche se adesso preferisco più scrivere di narrativa. Comunque dovesse andare, ho deciso di condividere con voi 5 di queste “poesie” che ho scritto durante il 2020, brevi componimenti ricchi di significato con i quali cercavo di esprimere me stesso. Soprattutto nella prima che vi propongo si intravede già lo spirito di questo blog, per l’”oscillazione” con cui caratterizza un aspetto fondamentale della mia vita. Mi auguro riescano a suscitarvi qualcosa… ma soprattutto abbiate pietà 🙂 !

Mezzo amico


Ti bramo, 

amo averti vicino,


ti odio, 

voglio vederti in pena,


e gioisco al tuo arrivo

e mi struggo al tuo andare.


Cos’è questo mio sentire

così diviso, spezzato, dilaniato?


Solo un nostro infantile gioco,

ed io sono la bambola.




Buona morte


Vedo la fiamma rossa

di una candela accesa morire,

soffiata via da un altro me.


Niente ora più brucia

e si consuma 

e trema debole nel buio.


Rimangono ancora due sospiri di fumo

dall’odore acre a sperdersi nel vuoto, 

e poi solo la pace dell’eterno nulla.

Momenti veri


Ecco deboli luci

accendersi sulle tombe

immobili nelle tenebre sovrane;

sono minute fiamme

danzanti dinanzi le scure lapidi.

Nascono in un istante,

svaniscono in un secondo,

mentre intorno v’è solo 

il silenzio della città dei morti.




Le case degli altri


Le case degli altri sono la loro pelle

estesa oltre la persona stessa, 

e se ti fanno entrare

vuol dire che vogliono 

anche te come parte di essa.


Quando te ne andrai,

sii grato dell’invito,

non capita a tutti

che una tartaruga mostri 

l’interno del guscio.

Speranza


Miriadi d’orizzonti varcati,

vagando per spogli deserti 

assetati di pioggia,

dove ogni duna è l’altra.


Vedo un’oasi laggiù,

sorgente dai verdi custodi, 

o forse solo un miraggio 

che mi inganna.


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