Il blu più bello del mondo, un colore simbolo

Guardate un attimo lo sfondo delle pagine del blog, nella day mode. Vi piace questo blu? Beh, a quanto pare molti di voi diranno di sì, e anche particolarmente.

Non a caso, è considerato uno dei colori più belli del mondo, e il blu è in generale quello più apprezzato dell’umanità. Vi presento quindi lo YInMn Blue (codice colore #306AC0), nome derivato dagli elementi chimici grazie ai quali ne è stato creato in laboratorio (Ittrio, Indio e Manganese). Lo hanno sintetizzato recentemente, nel 2009, come una variante del colore cobalto eco-friendly, al contrario delle altre tinte scoperte prima, generalmente tossiche, e nel 2017 è stato commercializzato dalla Crayola, che ha realizzato un pastello di una colorazione simile, chiamandolo Bluetiful (gli hanno dato un nome più carino, dai), per il motivo specificato prima.

A volte anche le cose più piccole possono insegnarci molto, in questo caso, un nuovo pigmento di blu, l’ultimo scoperto nella storia, rispettoso dell’ambiente e allo stesso tempo ricco di qualità estetiche. Un simbolo di come la contemporaneità debba puntare ad un futuro ecosostenibile, senza rinunciare a ciò che rende bella la vita.

È inutile girarci attorno, facendo i negazionisti, l’inquinamento portato dall’uomo è un problema, e anche molto serio: come ho già detto in questo articolo, gli esperti sostengono in media che sia una probabilità di 1 su 2 di estinguerci entro la fine del secolo. Se questo sembra lontano nel tempo, basta vedere le morti causate dallo scioglimento del Ghiacciaio della Marmolada in questi giorni, causato dall’innalzanento delle temperature dovute all’effetto serra, per ricredersi.

Fortunatamente, molti se ne stanno rendendo conto (un po’ meno Paesi come Cina e India…), e più che mai oggi si parla di attuare, oltre che riforme provenienti dai piani alti delle istituzioni, anche stili di vita rispettosi del pianeta, ad esempio il minimalismo o il veganismo, in modo che ognuno possa fare il proprio piccolo per evitare un futuro peggiore ai nostri figli.

Questo però è solo una delle applicazioni di un costrutto molto più grande che domina la mentalità delle nuove generazioni. Infatti il celeberrimo su questo sito metamodernismo si differenzia dai paradigmi precedenti per non essere più tanto uno studio epistemologico o ontologico della realtà, tentando principalmente di rispondere a domande sulla conoscenza o sull’essere delle cose, quanto uno etico. Come fare a sopravvivere e, soprattutto, a vivere (bene intendo) in un mondo ormai così complesso e pericolosamente vicino al baratro?

Già dalla fine del secolo scorso si parla in filosofia di un revival per la cosiddetta etica della virtù, dominante ai tempi di Aristotele, e soppiantata negli ultimi secoli dalle due teorie rivali, consequenzialismo (che ha come fine la massimizzazione del bene, in maniera quasi matematica), e deontologia (la quale invece si basa sui doveri, e a volte porta a fare scelte intuitivamente terribili). Essa ci dice invece di basarci sulla bontà del nostro carattere per decidere cosa è meglio. Sì, ma quali sono queste virtù? La risposta a questo può venire dalle ultime scoperte nel campo della psicologia positiva, che ne ha stilato un catalogo studiando le varie culture ed epoche storiche. Tale teoria è molto legata ad una concezione eudaimonistica del bene, ovvero in grado di mettere al primo posto la fioritura dell’uomo e non solo il piacere come fine della vita. Una delle virtù più importanti del catalogo scientifico, ma anche delle tradizioni precedenti, è la compassione, intesa non solo per altri esseri umani, ma per tutti gli esseri, e qui torniamo alla convivenza armoniosa con la natura…

Io in tutto ciò mi sento frutto della nuova consapevolezza di questi anni: sono un etico della virtù, sono un ambientalista, e sono anche un amante dello YInMn Blue e di quello che può simboleggiare.

E voi? Dove vi ponete in questo quadro (il cui colore principale sappiamo già qual è)?

Siate virtuosi, cercherò di esserlo anch’io!


Commenti

Una risposta a “Il blu più bello del mondo, un colore simbolo”

  1. […] di Meta Me. Lo stesso paradigma filosofico di inizio millennio, il metamodernismo, presenta un carattere etico di matrice ecologista e non antropocentrica. L’ideologia deep green del solarpunk è […]

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